Nelle settimane a venire ci aspetta una lunga serie di pranzi e cene fuori, un po’ al ristorante e un po’ a casa di amici non sempre con bambini, e quindi (giustamente) non sempre attrezzati a intrattenere il nostro quattro-enne (giustamente) irrequieto.
Ai miei tempi non mi ricordo come si facesse, anche perché i miei uscivano sempre con altre coppie prolifiche (almeno da quanto ricordi).
Ai nostri tempi invece la soluzione più facile e veloce a risolvere la noia dei bambini, soprattutto di quelli che non amano colorare, è lo smartphone. Ma non è l’unica possibile: basta attrezzarsi per tempo per offrire ai più piccoli soluzioni anti-noia alternative a uno schermo, con cui già dovranno probabilmente fare i conti, quando diventeranno grandi, per il resto della loro vita e con cui sto da tempo combattendo una battaglia per ridurne l’impatto nelle nostre vite.
Come? Realizzando una borsa anti-noia da portare sempre con noi.
Come realizzare una borsa anti-noia per bambini
Ci sono infiniti modi di creare una borsa anti-noia per bambini; il migliore di tutti, quello che garantisce risultati eccellenti, è riempirla selezionando attività che ben si accordino alle preferenze naturali e all’età dei propri figli.
Io ho scelto una valigetta che avevo già in casa, un cimelio spuntato dai meandri del solaio dei miei; in alternativa uno zainetto, una sacca, una vecchia borsa o qualsiasi altro contenitore la cui chiusura sia abbastanza salda si adatta egregiamente allo scopo.
Cosa mettere in una borsa anti-noia per bambini: le attività che abbiamo scelto per Leonardo
Leonardo è diventato quest’anno un mezzano all’asilo alla scuola dell’infanzia (non imparerò mai). Ovviamente, le attività della borsa anti-noia vanno selezionate in base all’età del proprio bimbo: quando diventa abbastanza grande, il mio personale consiglio è di sceglierle insieme o, almeno, prendere spunto dai giochi che ama di più fare a casa per riportarli in formato tascabile nella propria valigetta.
Nella nostra ci sono:
- Ve lo ricordate il Tangram? Ecco, questo è il primo oggetto che, messo in un piccolo sacchetto di plastica assieme al libretto con le figure da replicare, trova posto nella nostra borsa anti-noia.
- Sulla falsariga del passatempo qui sopra abbiamo aggiunto anche un puzzle dei Gormiti.
- Immancabile un vasetto di pasta modellabile (nello specifico in casa mia si preferisce il Didò al Play-Doh, un po’ troppo morbido per i nostri gusti) corredata dal suo mattarellino blu e due formine.
- Veniamo ora a un giochino fai da te molto semplice da realizzare: pesciolini colorati ritagliati da un panno in feltro a cui è stata attaccata una graffetta, da pescare con una canna realizzata con una matita, spago e una calamita.
- Due macchinine e una “pista” disegnata su un foglio di carta A3, riposto piegato.
- Due action figures degli Avengers (Spiderman e Iron Man) vinti alle giostre e di pessima qualità, ma che – con l’aiuto saltuario di un po’ di Attack – svolgono il loro mestiere di giocattoli senza troppi intoppi.
- Una padella giocattolo, una manciata di alimenti peluches (di quelli che si trovano da Ikea) e una tavoletta in compensato con un fornello disegnato sopra.
Ovviamente questi sono solo esempi; altre idee sono i Lego, libri da colorare con adesivi e attività varie, chiodini, perline e filo per fare collane, memory, regoli, attività montessoriane di qualsiasi foggia e colore, lavagnette con gessetti, etc.
Una buona abitudine è variare abbastanza spesso le attività all’interno della borsa anti-noia, così da mantenere vivo l’interesse dei più piccoli.