Gli audiolibri non sono certo una novità, e un post come questo non ha granché senso di esistere non fosse che sono profondamente convinta che molti lettori, come me, siano incuriositi da questo diverso modo di fruizione della letteratura, ne abbiano sentito parlare ma ancora non si siano decisi a provarlo.
Il la, io, l’ho trovato in un noioso pomeriggio di pioggia, dopo il lavoro.
Due giorni a settimana L. passa il dopo scuola dell’infanzia con mia suocera, e torna a casa solo quando mio marito P. termina il lavoro e passa a prenderlo, a orario variabile. Mi trovo così spesso con un paio d’ore libere.
Di solito non è una grande festa: faccio un bagno, preparo la cena, rassetto la casa, sempre con un po’ di musica in sottofondo.
Ogni tanto, però, le cose da fare finiscono prima del loro ritorno – raramente perché ci sia poco da fare, più spesso perché mi sono portata avanti in pausa pranzo. In una di queste occasioni ho deciso di dare una chance alla newsletter che mi invitata a usufruire di 30 giorni gratuiti con Amazon Audible.
Essendo già una cliente Amazon Prime registrata, iscrivermi al servizio degli audiolibri messo a disposizione dalla multinazionale è stata questione di un paio di click.
La scelta dell’audiolibro
La libreria (audiolibreria?) del servizio Audible è notevole, e spazia dai classici alle uscite più moderne, molti dei quali letti da voci importanti, famose, e comunque che sanno il fatto loro.
Per iniziare, ho deciso di buttarmi su “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen, letto dalla Cortellesi.
La scelta di questo grande titolo è dovuta a varie ragioni.
Prima di tutto non ero mai riuscita a leggerlo integralmente, pur avendolo studiato a scuola; la curiosità di approfondirlo mi era nata con un’altra lettura di qualche tempo fa, “Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi (ne parlo qui).
L’interesse era fin ora rimasto sospeso, più che altro perché in questo periodo ho difficoltà ad approcciarmi a tomi voluminosi, dato che non posso dedicare che spizzichi e bocconi all’immersione tra le pagine e che sto già proseguendo due libri abbastanza corposi (per i curiosi: “Kafka sulla spiaggia” e “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”).
Forse, mi sono detta, ascoltarlo darà risultati migliori.
Inoltre mi piace molto Paola Cortellesi, che anche in questo caso si è dimostrata una splendida professionista.
Come ascoltare un audiolibro con Amazon Audible
Ascoltarlo è semplicissimo: basta scaricare l’app di Amazon Audible, loggarsi, scegliere il libro e scaricarlo.
A questo punto l’audio compare nella sezione libreria.
Dopo il primo ascolto, cliccando sul triangolino al centro dello schermo in basso la storia riprende in automatico da dove la si era lasciata.
Come ascoltare un audiolibro in macchina
Uno dei momenti in cui ho preferito ascoltare “Orgoglio e Pregiudizio” è stato mentre guidavo, in macchina. Per farlo ho sfruttato l’app.
È stato sufficiente collegare lo smartphone all’autoradio tramite bluetooth, selezionare questa fonte (come già faccio spesso, ad esempio, per Spotify), aprire l’app e far partire la riproduzione dell’audiolibro.
A questo punto, ogni volta che accendevo la macchina la voce della Cortellesi partiva in automatico, fermandosi quando spegnevo il motore.
Quando ascoltare gli audiolibri
Mano a mano che la storia procedeva, e più m’invischiavo nella non-relazione di Elizabeth e mr. Darcy, più smettere di ascoltare diventava difficile.
Aprivo l’app in macchina, ovviamente, ma proseguivo l’ascolto anche a casa mentre mi affaccendavo qua e là (in quelle famose due ore senza prole), in giro per uffici e strade mentre svolgevo commissioni solitarie – in questo caso ovviamente con gli auricolari.
Sicuramente, se avessi ancora preso i mezzi pubblici come quando ero studentessa, questo sarebbe stato uno splendido momento da dedicare all’ascolto della Austen.
Le mie impressioni sugli audiolibri
Credo proprio che manterrò l’abbonamento ad Amazon Audible anche quando questo diventerà a pagamento (onore e colpa del marketing).
Ascoltare l’audiolibro mi è piaciuto, soprattutto perché mi ha permesso di dedicare a una buona storia tempi altrimenti morti, e di svagare la mente mentre ho svolto lavori manuali e meccanici (stendere, passeggiare, etc.).
Oltretutto, questo potrebbe essere il perfetto escamotage per quei libri che da tempo fanno parte della mia wish list ma ai quali non ho mai trovato il tempo, la forza o la costanza (o tutti e tre) per dedicarmici.
Avrei volentieri optato per “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust come prossimo ascolto (ho abbandonato l’ebook dopo pochi capitoli, giusto il tempo di scorrere il celeberrimo tratto sulle madeleine) , ma ahimè non è presente nel catalogo. Troverò senz’altro qualcos’altro su cui ripiegare, magari cambiando genere: ho intravisto Marie Kondo, il cui metodo per riordinarsi la vita da tempo mi stuzzica.
Sono inoltre presenti molti volumi in lingua originale, utili per chi sta impratichendosi con un’idioma straniero e deve lavorare sulla pronuncia.