Da qualche tempo sono alla ricerca di libri che introducano a L. l’imminente arrivo della sorellina.
Da che è diventato abbastanza grande da capire parole e frasi, la lettura è uno dei canali principe per far arrivare i messaggi al mio bambino, soprattutto quando si parla di emozioni & Co.
A volte, poi, riprendo casualmente l’argomento cercandone applicazioni concrete nella vita quotidiana; altre, invece, lascio che ci rifletta da sé senza il mio filtro da adulta, che in ogni caso cerco sempre di edulcorare, così che giunga alle sue conclusioni autonome – limitandomi a mostrarmi aperta a ogni eventuale domanda.
Pensando Sperando di giocare d’anticipo, ho cercato nei meandri di Amazon un libro che parlasse di come l’amore dei genitori si divida equamente tra tutti i fratelli (lo so, lo so; le incursioni nelle librerie fisiche non hanno paragoni e sono più etiche e tuttecose, ma è innegabile come in mancanza di tempo Amazon – soprattutto Prime – semplifichi la vita).
Divida non è però la parola esatta: diciamo che aspiravo a una storia che spiegasse in modo semplice e diretto proprio il contrario, ovvero come l’amore genitoriale si moltiplichi senza sottrarsi mai.
Lasciando da parte l’algebra, a cui non mi sono mai affezionata, torno a noi presentando il titolo del libro che dopo qualche ricerca mi è parso il più adatto allo scopo: “Siete tutti i miei preferiti” di Sam McBratney.
I protagonisti sono orsi, animali che da sempre identificano l’universo famigliare nell’immaginario collettivo.
In soldoni, tra le pagine del libro prende vita – anche grazie alle delicate illustrazioni di A. Jeram che accompagnano le parole, una storia d’incertezze e fratellitudine.
E ho usato il neologismo già sdoganato nell’uso comune di “fratellitudine” di proposito, perché fratellanza rimanda a tutto un mondo di valori ben al di là della quotidiana convivenza tra fratelli, in cui amore e cooperazione sono presenti alla stessa maniera di dispetti e gelosia.
Saranno i genitori, con parole dolci, a spiegare ai cuccioli perché sono tutti i loro preferiti.
Il libro mi è piaciuto abbastanza, anche se non ho compreso fino in fondo la spiegazione finale, il tratto più importante del libro su cui si regge l’intera storia (che poi è il motivo per cui ho acquistato il libro): la trovo un po’ debole, forse proprio perché spiegare la moltiplicazione del cuore in poche righe è un’operazione complessa, o forse solo per una mancanza mia.
In generale, comunque, introduce un argomento importante da affrontare con i primogeniti all’arrivo della sorellina/fratellino, e lo fa in maniera dolce e con un punto di partenza corretto.
Nel complesso un volume che, sì, ricomprerei.